martedì, gennaio 23, 2007



“La costruzione di un senso musicale o sonoro in un film muto richiedeva un’invenzione che non ha trovato paralleli nella storia dello sviluppo del film sonoro […] poiché il ritmo è l’elemento fondamentale in ogni cosiddetta musica d’atmosfera cinematografica, gli altri elementi essendo perlomeno illusori, il ritmo del movimento delle immagini e quello della lunghezza dei piani parrebbe un metodo assai più diretto per evocare lo stato d’animo desiderato, di quanto non lo sia appiccicare un accompagnamento sonoro e orchestrale, come viene usato illogicamente e artificialmente nella maggior parte dei film attuali Il senso del suono che un’immagine visiva evoca sempre e che può diventare parte integrante dell’esperienza estetica del film se controllato creativamente, spesso rende superfluo il suono reale. Data questa premessa, si potrebbe squalificare come opera d’arte quasi ogni film sonoro”.STAN BRAKHAGE